Ben-Essere a scuola

Nel nostro territorio la dispersione scolastica, già nel Primo Ciclo, ha avuto effetti negativi sul piano sociale e sulle conseguenze di ordine umano e morale.  Le scelte, o le condizioni di contesto socio-culturale, che ancora in età dell’obbligo portano ad insuccesso scolastico hanno avuto e avranno conseguenze anche nel medio e lungo termine fino a poter assumere forme di esclusione che segnerà la vita adulta. L’abbandono scolastico è dovuto ad un insieme di fattori intrinsecamente legati. Alcuni sono riconducibili allo status culturale della famiglia di origine e al suo background culturale. Altri sono riconducibili al contesto scolastico. Altri ancora sono individuali, come la predisposizione allo studio, attitudini e capacità personali. Oggi si aggiunge anche la situazione emergenziale dal punto di vista sanitario.  Date queste premesse si vuole intervenire con azioni mirate a mitigare i fattori di rischio dispersione ed incentivare la presa di consapevolezza dei punti di forza individuali di ciascuno studente.

Per questo motivo la nostra scuola vuole essere attenta alle situazioni più critiche per sostenere il successo scolastico e lo sviluppo armonico della persona che deve essere sempre al centro dell’azione della Scuola.

Esiste una Funzione Strumentale che si occupa di promuovere nell’Istituto Comprensivo azioni volte a sostenere questa attenzione fondamentale. Inoltre vi è anche un gruppo di lavoro formato da docenti di ogni ordine d’istruzione e di ogni plesso che ne sostiene le azioni. In particolar modo nell’a.s. 2020/21 ha proseguito il lavoro individuato tra le priorità educative dell’Istituto e del Territorio il tema “video-dipendenze”. Inoltre sono portati avanti percorsi di sostegno allo studio, con esiti positivi, per le classi più alte della Primaria e per la Secondaria.

Vengono mantenuti costantemente rapporti con l’ASP per poter lavorare sinergicamente con tutte le realtà che si occupano degli alunni del nostro IC.

Si organizzano, insieme al Territorio, azioni a sostenere il diritto allo studio dei ragazzi con fragilità socio-economiche (raccolta libri usati, libri sospesi…).

benessere

Dalle Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo 2012- «Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.»